Dell’amore e di altri demoni

La letteratura di Gabriel Garcia Marquez incontra il teatro di Corrado Accordino e il risultato è un coinvolgente, appassionato omaggio al Premio Nobel recentemente scomparso. 

Immagine onirica o presenza scenica? Dopo i primi due minuti sul palco, il lettore si fonde con il testo di Marquez e, come uno strumento perfettamente accordato, comincia a farne risuonare le vibrazioni emotive. Non si tratta di un’esperienza esteriore, né di una rappresentazione di meccanica teatrale comunemente intesa: lo spettacolo sfrutta il canale uditivo del pubblico più di quello visivo.

Le note di tensione drammatica passano dalla penna dello scrittore alle orecchie della platea puntando dritto al cuore. Accordino riesce ad entrare, vivo, nel racconto: si porta al tempo dell’Inquisizione; fa vivere i tormenti dei personaggi; cuce addosso a se stesso la prosa di Marquez e, facendosi interamente carico della complessità del testo, lo restituisce al pubblico già “interiorizzato” rendendolo agevolmente fruibile.

I minuti e le pagine scorrono veloci mentre accanto all’attore/lettore, su un grande schermo, sfilano simboliche rappresentazioni animate che accompagnano il pubblico nell’ascolto, con suggestioni evocative.

Assolutamente da vedere per la portata emozionale e la straordinaria qualità della performance artistica.

(Foto da Ufficio Stampa del Teatro Binario 7)


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